Era il 1952,
La guerra era finita ormai da 8 anni e l’Italia si stava faticosamente rialzando: due giovani sposi partono dalla loro città' d'origine, Treviso, e si trasferiscono ad Asti dove Fidenzio lavora in una carrozzeria locale. La voglia di fare qualcosa di più e di crearsi un futuro migliore li spinge a trasferirsi nuovamente, questa volta a Prato dove alcuni amici li chiamano dicendo loro che Prato è una realtà in rapida espansione e il lavoro c’è per tutti, basta avere voglia di lavorare.
E’ il 1953 quando Fidenzio e Renata con il loro piccolo Graziano arrivano a Prato e cominciano l'avventura: prima in via S'Antonino e poi in un magazzino in via Silvio Pellico praticamente senza tetto e sottoposto alle intemperie. I soci sono quattro: nostro padre Fidenzio, lo zio Iseo, Mario e Adriano. Le difficoltà sono tante, i soldi sono pochi e, come da regola, alle prime difficoltà prendono campo le incomprensioni con Mario e Adriano che lasciano l’attività. Rimangono Fidenzio e Iseo che con forza e determinazione continuano a credere nel sogno di una vita migliore. All'epoca a Prato c’erano altre due carrozzerie ancora oggi esistenti ma non più ' gestite dalle famiglie originali.

A quei tempi i carrozzieri erano veramente degli artisti, creavano manualmente dalle lamiere i pezzi occorrenti, modificavano le macchine tagliando e saldando tra loro nuovi pezzi e creando i mitici furgoncini che scorrazzavano per Prato portando pezze da una parte all'altra della città' che brulicava di lavoro. Si lavorava 10/12 ore al giorno, sabato e domenica incluse: qualcuno la domenica pomeriggio si permetteva di fare un po' di riposo. Siamo nei primi anni 60 e le cose sembrano prendere una buona piega e Fidenzio, che ora ha due figli Graziano e Maria Grazia decide con Iseo di ingrandire l'attività' aprendo un'altra sede nella zona sud di Prato, a San Giusto dove costruirà' anche la sua casa, come tanti all'epoca: sotto laboratorio e sopra abitazione, così da non perdere tempo negli spostamenti.

Quante volte noi bambini andavamo giù a chiamare il babbo che venisse a mangiare! Dopocena era anche il momento in cui Fidenzio insegnava agli apprendisti i segreti della saldatura che era la sua passione: quanti ragazzi hanno imparato il mestiere da nostro padre!
Alla fine degli anni 60 Graziano finisce la scuola dell'obbligo ed è pronto a cominciare a lavorare, ed eccolo affiancare prima suo padre Fidenzio e poi suo zio Iseo. Dopo l'apprendistato eccolo militare ed al ritorno riprende a lavorare con Fidenzio; pronto per portare avanti idee di rinnovamento forti dello spirito della nostra azienda all'avanguardia nei materiali e nelle tecnologie.

Siamo negli anni 80: nella prospettiva di miglioramento e nell’acquisizione delle moderne tecnologie decidiamo di cambiare ancora sede costruendo un nuovo capannone, che, nei primissimi anni 90, viene inaugurato in via Val D'Aosta nel macrolotto artigianale.
Tutto sembra andare per il meglio ma il destino bussa con ferocia e porta via nostra madre, Renata, all' improvviso.

La vita è rivoluzionata, la mamma lascia un vuoto incolmabile nella nostra vita familiare ed aziendale e Fidenzio, nostro padre, non ha più tanta voglia di rimettersi in gioco. A questo punto entra attivamente in azienda anche Maria Grazia che finora era stata un po’ in disparte. Arriviamo fino ai primi anni 2000 quando, spinti dal mutamento inesorabile della zona decidiamo di cambiare ancora ed eccoci arrivati dove siamo, in via Del Purgatorio, dove abbiamo festeggiato con tutti coloro che in questi anni hanno conosciuto e apprezzato i nostri 60 anni di storia.
Graziano e Maria Grazia Carniato